21 marzo 2012

Sibili

Le frasi si perdono
rimbalzando tra le mura
schiacciate dalla nullità
di discorsi privi di senso
Sibili di serpenti
pieni di veleni
divorano il tempo
in attesa della preda
Grovigli di parole
percosse, violentate e poi scaraventate
contro il muro dell'indifferenza
Sangue e lacrime
brucia la carne
scottata dall'odio
supremo giudice
dall'alto di un piedistallo
Le spalle al muro
trafitte dalla gelida aria
di un corridoio lungo
come il tunnel della vita
Fuori c'e' un nuovo respiro
che dimentica quel sibilo
prima del nuovo giorno

Di notte

Di notte
tra il fluire lieve dei pensieri
prima del sonno
che conduce al sogno
Di notte
sotto il cielo stellato
che non avrei mai immaginato
ne' disegnato
Di notte
quando l'amore e' più forte
e l'emozione dimentica il tempo
perdendosi in un sospiro
Di notte
perché le ansie del giorno
si spengono nel silenzio
prive della voracità del giorno
Di notte
i ricordi cavalcano le stagioni della vita
una corsa forsennata
che attraversa i giorni felici
Di notte
quasi di soppiatto
al cospetto del fato
lo specchio dell'anima