20 aprile 2012

Ancora noi

Noi che siamo qui
di giorno in giorno
dall'alba al tramonto
in un racconto senza fine.
Noi che ci specchiamo
e poi ci amiamo
sfiorando il cielo con un dito
ad un passo dall'infinito.
Noi nel disegno della vita
un arcobaleno dipinto
dopo la pioggia che cade
goccia dopo goccia.
Noi che non dimentichiamo chi siamo
e camminiamo piano
mano nella mano
nel viaggio tra amore e destino.
Noi soli nella notte
quando il cuore batte forte
e la voce rotta dalla paura
accompagna le ansie del giorno.
Noi un mondo intorno
che gira veloce
attorno alla vita
appieno vissuta.
Noi ancora qui
a raccontare, parlare e sognare
i ricordi vivi nel cuore
e nuovi giorni da vivere.
Noi ieri
noi oggi
noi domani
noi per sempre.

14 aprile 2012

Sempre amore

A te
un giorno, un mese, un anno
un respiro, un sospiro
una rosa e le sue spine
ma sempre amore
A te
l'alba, il tramonto, la notte
la luna e le stelle
il sole, la pioggia, l'arcobaleno
ma sempre amore
A te
i baci, le carezze, la passione
l'emozione, il piacere, il tormento
il caldo e i brividi
ma sempre amore
A te
i sorrisi, gli sguardi, le intese
gli abbracci e la lontananza
il silenzio e poi ritrovarsi
ma sempre amore

13 aprile 2012

Per non dimenticare

Per non dimenticare
quelle lacrime amare
disperse nei singhiozzi
degli animi scossi

Per non dimenticare
quei corpi straziati
nell'intimo devastati
del loro sangue ricoperti

Per non dimenticare
il vento della disperazione
nei cuori la desolazione
dell'intera nazione

Per non dimenticare
gli anni del terrore
i giorni dell'orrore
il senso di dolore

Per non dimenticare
l'amore nei valori
il rispetto della vita
il senso di giustizia

Per non dimenticare
che gli eroi non muoiono
ma restano vivi
scolpiti nella memoria del tempo

Per non dimenticare
Giovanni Falcone
per non dimenticare
Paolo Borsellino

01 aprile 2012

Il vecchio e il bambino

Il vecchio e il bambino
si tenevano per mano
lungo la strada
che si allungava
oltre l'orizzonte
Fiabe e storie di fantasia
Il vecchio raccontava
mentre il bambino saltava
e il passo allungava
Correva il bambino
verso il destino
ma il vecchio arrancava
Vai bambino
che' il momento e' vicino
sospiro' il vecchio canuto
mentre la notte scendeva
Nel falò dei ricordi
bruciava la gioventù
e lacrime grandi come la pioggia
scendevano sulle sue gote
Nell'oscurita' della notte
Il freddo gelido attraverso' il corpo stanco
lasciando brividi e percosse all'animo
Vai avanti bambino
che' il mio tempo e' finito
bisbiglio' il vecchio
e quando il falò dei ricordi si spense
saluto' il fanciullo
che era dentro di lui
e d'improvviso scese il silenzio