Passano le parole
come il vento nei capelli
cade la pioggia
tra le lacrime
e un pallido sorriso
in mezzo ai ricordi
di sogni infranti
Vanno via le nubi
sospinte come
il fumo dei camini
Non c'è l'alba
né il tramonto
solo un giorno ancora
e poi un altro
fino all'ignoto orizzonte
Le braccia aperte
disegnano le ali di un aereo
che lentamente svanisce
tracciando una scia.
Scivola via
questa vita
un po' traballante
anche irridente
tra un bacio rubato
o solo sognato
che regala il brivido di una carezza
o l'età della sfrontatezza
Chiedi che giorno era
forse di primavera
alza il viso al sole
vedi che nuvole bianche
un po' indisponenti
ma è veramente così
che nasce ancora un sogno