06 gennaio 2012

Il mendicante

Il mendicante curvo sui suoi pensieri
mestamente percorre quei sentieri
che gli ricordano ieri
di giorni sereni e lieti
quando la vita non poneva divieti
Un cassonetto della spazzatura
con un po' di verdura
rende la giornata meno dura
Quando fa freddo
e il gelo arriva fino all'anima
uno straccio di coperta
rende la notte meno sofferta
Il mendicante non ha più giorni
il suo tempo si è fermato
e il mondo l'ha dimenticato
senza chiedere un perché
Prigioniero della nebbia
privo anche della rabbia
solo castelli di sabbia
I fantasmi del passato
l'han stremato
i ricordi graffiato
infine, esanime, abbandonato
Il mendicante con lo sguardo abbassato
ti ha salutato o qualcosa biascicato
ma lo hai già dimenticato
non appena il capo voltato
Se una lacrima scende sulle gote
di certo è colpa del mendicante
viandante errante

La strada dei passi perduti

La strada dei passi perduti
ha solo volti sconosciuti
di frettolosi viandanti
che non sanno degli innamorati
Le luci spente dei lampioni
nascondono i giovani
ricchi di emozioni
che vivono di passioni
Il tempo passa in fretta
per chi l'amor aspetta
ogni bacio è una festa
e la famelica voglia desta
La strada dei passi perduti
conta i minuti nel tempo diluiti
con bramosia al mondo strappati
che paion regalati
Nel tempestoso cielo della sera
piovono lacrime amare
si accendono le luci dei lampioni
nella strada dei passi perduti