Le frasi si perdono
rimbalzando tra le mura
schiacciate dalla nullità
di discorsi privi di senso
Sibili di serpenti
pieni di veleni
divorano il tempo
in attesa della preda
Grovigli di parole
percosse, violentate e poi scaraventate
contro il muro dell'indifferenza
Sangue e lacrime
brucia la carne
scottata dall'odio
supremo giudice
dall'alto di un piedistallo
Le spalle al muro
trafitte dalla gelida aria
di un corridoio lungo
come il tunnel della vita
Fuori c'e' un nuovo respiro
che dimentica quel sibilo
prima del nuovo giorno
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